lunedì 16 gennaio 2012

una poesia di Amoà Fatuiva...

da “Bellezza remota”, EksæTra Editore 2004

*
Chi sei veramente
mio straniero?
I tuoi occhi
labirinti senza via d’uscita
il tuo cuore ricoperto di spine
invalicabile
Profumi di lampi e di tuoni
come un grido sordo
profumi di nostalgie
che ti scavano il volto e l’anima.
Chi eri una volta?
Il tuo tremito mi sgomenta.

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